Xiamen, “l’altra” Hong Kong

Il lungomare di Xiamen visto dall'isoletta di Gulanyu.

Grazie al volo diretto da Amsterdam della Klm, Xiamen si avvicina all’Europa anche dal punta di vista turistico. Situata sulla costa Sudest della Cina, Xiamen, una cittadina, per gli standard cinesi, di soli 5 milioni di abitanti, si sviluppa su un’isola, come la più famosa Hong Kong, da cui la città della regione del Fujian non dista poi moltissimo, è collegata alla terraferma, ormai urbanizzata da una serie di ponti e di tunnel. Il perché di un vacanza qui è presto detto; un clima mite tutto l’anno con 21° di media (infatti è la preferita dai pensionati cinesi insieme alla più famosa Hainan), il solito vertiginoso sviluppo delle strade dello shopping, una gastronomia di mare molto curata ma anche la possibilità di fare diverse escursioni nell’interno, tra cui la più famosa è quella ai Toulou, case-famiglia del popolo degli Hakka, patrimonio dell’Unesco distanti 3 ore circa di pullman da Xiamen, e una eredità storica di stampo occidentale, dovuta al dominio straniero del suo porto dal 1842, guerra dell’oppio, sino alla seconda guerra mondiale.

Xiamen è infatti una delle cinque zone della Cina che, dopo la guerra dell’oppio, ha dovuto forzatamente aprirsi alle merci straniere, con 14 paesi stranieri (tra cui non c’era l’Italia, ma era presente l’Olanda. Ecco anche perché spiegato il volo Klm) che si sono stabiliti con vere e proprie colonie sull’isoletta antistante Xiamen di Gulanyu, una destinazione presa d’assalto dai turisti per le su stradine strette del suo centro, i suoi giardini e il mix di architetture coloniali che vi si trovano. E dove poter dormire in piccoli hotel di stile occidentale, come lo splendido Hotel Lin risalente al 1895, invece dei mega-albergoni sull’isola principale.

Xiamen si trova proprio di fronte a Taiwan, e presenta anche belle e ampie spiagge di sabbia. Malgrado ciò non è possibile definirla una meta balneare, perché il il mare è ben lontano dagli standard italiani. Tra le interessanti curiosità, però,  uno sterminato mercato alimentare, dove trovare dai rospi ai coccodrilli, dai serpenti (ebbene sì) alle api giganti e ogni altro tipo di pesce (e di carne) e un ingegnoso sistema di trasporti dove tra le immancabili sopraelevate delle città cinese ce ne sono una serie dedicate…. agli autobus. Manca la metropolitana, almeno fino al 2015, ma i trasporti pubblici funzionano. Ed evitano, così, anche l’altrettanto immancabile traffico cinese.